Padre Romano Zago e la scoperta dell’Aloe

padre romano zago ricetta aloe

Possiamo definire Padre Romano Zago come colui che ha “ri-scoperto” questa preziosa ricetta curativa a base di Aloe. In realtà però non lui ad averla inventata.

La ricetta ha radici e origini assai più remote e nessuno ancora sa esattamente da dove e da chi provenga. La stessa Aloe Vera trova impiego epoche lontane e in posti differenti. Il suo gel veniva utilizzato dagli antichi Egizi per l’imbalsamazione e lo stesso Gesù è stato unto con una mistura di Aloe e Mirra dopo la crocifissione.

Sulla ricetta di Padre Romano Zago possiamo solo dire che quello che sappiamo, ovvero che il frullato di Aloe veniva già da anni utilizzato nei villaggi poveri delle favelas, in Brasile, per la cura del Cancro e di tante altre patologie. Infatti questi popoli non si potevano permettere le costose cure farmacologiche ed erano “costretti” a fare uso delle erbe e dei metodi naturali, primi fra tutti l’Aloe.

Fu il saggio di una di queste tribù a tramandare a Padre Romano Zago la loro preziosa ricetta del succo di Aloe Arborescens.

Il frullato di Aloe

La ricetta di Padre Romano Zago che cura il Cancro è un semplicissimo frullato. Questo si realizza con 350 g di foglie di Aloe Arborescens, 500 g di miele biologico e tre-quattro cucchiai di un distillato. Si frulla il tutto per 1-2 minuti e la ricetta è pronta.

Il frullato va tenuto in un posto fresco e ombreggiato, lontano da qualsiasi fonte di calore e dalla luce del sole, che ne distruggerebbe le proprietà. La ricetta va consumata nel giro di un mese circa.

Come si usa il frullato

Frullato di Padre Zago

L’utilizzo della ricetta all’Aloe è lo stesso, sia per la prevenzione, che per la cura del Cancro, solo che per la prevenzione si può fare uso della ricetta anche una sola volta all’anno (meglio due).

Tre cucchiai da minestra al giorno, sempre a stomaco vuoto: uno la mattina mezz’ora prima di fare colazione, uno mezz’ora prima di pranzo e un’altro mezz’ora prima di cena.

In caso si sia affetti da un tumore, o da patologie gravi, se una volta finito il primo barattolo il male non è stato debellato, dopo una pausa di circa 10 giorni si procede con il secondo barattolo, assumendo sempre 3 cucchiai al giorno. Padre Romano Zago, al terzo barattolo, sempre se il male non è stato debellato, consiglia di raddoppiare le dosi, assumendo 6 cucchiai al giorno invece di 3.

Controindicazioni

Anche se la ricetta contiene miele e grappa, Padre Romano Zago lo consiglia anche a chi ha patologie al fegato e a chi è diabetico. E’ però importante che il miele sia di primissima qualità, che sia biologico e che non sia stato pastorizzato.

La ricetta a base di Aloe è invece controindicata per chi:

  • E’ in stato di gravidanza;
  • E’ in allattamento;
  • Ha l’intestino infiammato (colite, colite ulcerosa, morbo di Crohn);

Il video di Padre Zago

Su Youtube trovi anche un interessante video-intervista dove Padre Romano Zago risponde a tante domande e spiega in modo chiaro in che cosa consiste questa ricetta, cosa cura, quali speranze può dare a un malato di tumore e tante altre cose interessanti.

Ecco il video:

Leave a comment